Casa Marx
Roberto Nistri
Compagnia “Gli angeli distratti”
27 luglio 2014. Libreria Ubik Taranto
Jenny e Karl
Interpretati da Monica Corallo e Angelo Cardellicchio
Marx è tornato a Taranto ancora una
volta. Esibisce, come si dice, certificato di esistenza in vita, e riprende a
raccontare la sua storia. Una storia infinita che , come il vento, fa il suo
giro: dalle ciminiere della Manchester ottocentesca ai fumaioli dell’Ilva, dove
il pane si scambia con la morte.
Viene raccontata la grande storia di un manipolo di visionari
come Marx, Engels, Bakunin, Louise Michel e quanti, durante la Comune di Parigi,
con Rimbaud salutarono il rosso sole carico d’amore, cantando l’inno dei “senza
confini”: l’ Internazionale di Eugene
Pottier.
Questa volta la storia viene raccontata
in coppia: la bella narrazione romantica, come si diceva una volta, di amore e
di morte. Gli amori comunisti di Karl Marx e Jenny von Westphalen ( vedi l’epistolario
Jenny ti amo, ed.Shake) sono un capitolo
tutt’altro che secondario della biografia del genio. Considerata la fanciulla
più bella di Treviri, la reginetta del ballo, la figlia del barone prussiano
destinato a ricoprire la cariche ministeriali, doveva condividere con l’ebreo
Karl una serie di incredibili vicissitudini. Per ironia della sorte, si deve proprio ad una spia prussiana
una delle descrizioni più vivide della vita dei coniugi, divisa fra passioni
politiche e squallore della vita quotidiana. La loro fu una storia
straordinaria, segnata dalla miseria, dalla morte di tre figli, dal continuo
via vai presso il Monte dei Pegni. Eppure la spia prussiana raccontava di una
bella famiglia: “La moglie è una donna colta e simpatica, che per amore del
marito si è adattata a una vita da bohème. Come marito e come padre di famiglia Marx è l’uomo più tenero e più
dolce, ad onta del suo carattere scontroso”.
Un trentennio di critica femminista ha abbondantemente
rosicchiato una immagine troppo edulcorata di quel MarxCapital che Joice Lussu avrebbe definito “padrepadronepadreterno”.
Nella rappresentazione teatrale, accantonando certi dissapori sentimentali,
Karl-Angelo e Jenny-Monica hanno duettato meravigliosamente: una gran coppia. Pur conoscendo i
tormenti dell’ombra, non hanno mai perso il filo di luce della Utopia:
“in tenebris lumen”. I due bravi attori si
sono ben calati nei personaggi, tenendo ferma una sobria commozione. Nella
finale discussione col pubblico, il maestro Cardellicchio ha detto la sua su quelle figure di tanto tempo fa (da
lui certamente amate) che molto avranno errato, misurandosi tuttavia con la
grandezza di una storia che continua a non finire.
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